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Montone 1

Montone

Il territorio di Montone fu abitato fin dai tempi più antichi, come dimostrato da diversi reperti romani. Durante la guerra tra Bizantini e Longobardi, Montone fu senz’altro un luogo fortificato, strategicamente importante per la difesa della strada che collegava Perugia alla via consolare Flaminia, diretta a Cagli. La fama di Montone è indissolubilmente legata alla famiglia Fortebracci, che con Andrea, detto Braccio, raggiunse una vasta notorietà. Dotato di una forte personalità e capacità militari, Braccio divenne uno dei più celebri capitani di ventura del suo tempo e, con le sue conquiste, sottomise l’Umbria, creando un piccolo stato nel cuore d’Italia. Deceduto nel 1424 all'Aquila, le terre da lui conquistate tornarono ben presto sotto il dominio della Chiesa.

Con Leone X, la contea di Montone fu affidata alla famiglia Vitelli di Città di Castello, che la governò fino al 1640. Dal 1789 al 1819, Montone conobbe un breve periodo di rinnovamento, alimentato dalle nuove idee di libertà diffuse dalla Rivoluzione Francese. Il 12 settembre 1860, le truppe del generale Fanti liberarono definitivamente il borgo, che fu poi annesso al Regno d’Italia.

Montone è situato su due colli che dominano l'Alta Valle del Tevere e le cui origini risalgono al XI secolo. Con poco più di mille abitanti, è un piccolo borgo circondato da possenti mura medievali, accessibili attraverso Porta Verziere e Porta Borgo. Nel borgo non è possibile transitare in macchina, quindi la città è scandita da silenzio e tranquillità.

Tra i suoi luoghi più caratteristici c’è il Museo Etnografico “Tamburo Parlante”, che ospita una collezione di oltre seicento pezzi provenienti dall'Africa Orientale. L'Archivio Storico Comunale, per la ricchezza dei documenti custoditi, è uno dei più importanti dell’Umbria. Numerosi monumenti e chiese arricchiscono il borgo, tra cui la chiesa di San Francesco, oggi Museo Comunale, e la Pinacoteca. Montone è anche annoverato tra i Borghi più belli d'Italia.